Affido intrafamiliare

Quando il minore viene affidato all’interno della rete parentale naturale si realizza un affidamento intrafamiliare.

Questa scelta tuttavia dovrebbe presupporre che i parenti (fino al IV grado di parentela) abbiano interesse e si dimostrino capaci di farsi carico del minore/i e naturalmente i servizi abbiano valutato l’esistenza o la possibilità dello sviluppo di un legame affettivo tra gli affidati e i parenti interessati. È possibile che la famiglia naturale si sia già autonomamente organizzata per trovare una soluzione entro la propria cerchia parentale ed il servizio la verifichi e approvi successivamente.

Essere affidato all’interno della cerchia familiare naturale ha delle “potenzialità protettive”, secondo alcuni studi e ricerche compiuti nel recente passato; può rappresentare un fattore protettivo per la crescita del bambino perché gli permette di mantenere le sue radici, il legame affettivo con la famiglia, coi parenti e le amicizie; potrebbe inoltre diminuire le probabilità di dover fare ricorso a collocamenti multipli, fattore che di per sé favorisce il buon esito dell’affidamento.

Se il minore resta all’interno della sua cerchia parentale il suo senso di protezione e sicurezza potrebbe essere maggiore, così come minori divengono le probabilità che si possa sentire discriminato o svantaggiato dalla “condizione di bambino affidato”, allontanato forzatamente dalla propria famiglia/casa natale.

Anche per l’affidamento intrafamiliare il percorso di conoscenza/valutazione che compiono gli operatori del pubblico o del privato sociale deve essere portato avanti in modo integrato e con la stessa intensità e qualità di quella richiesta dall’affidamento eterofamiliare.
Per cui è altrettanto importante che, anche agli affidatari che si trovano dentro la cerchia parentale, sia garantito (e proposto) un percorso formativo adeguato per svolgere il loro delicato compito.


affido eterofamiliare

L’affidamento eterofamiliare prevede che il minore venga affidato a delle persone che non hanno legami di parentela con la famiglia naturale. Questo tipo di affidamento viene preferito quando si ritiene necessaria una separazione, anche se temporanea, fra il minore e l’insieme della sua famiglia, cercando di salvaguardare comunque i contatti fra i due, anche in questa fase così delicata.

La complessità del processo di separazione richiede un intenso intervento preparatorio e di accompagnamento sia del minore, che delle figure genitoriali, che degli affidatari.

È importante all’interno di questo tipo di affidamento cercare di mantenere comunque una dimensione di continuità in alcune dimensioni della vita del minore, come ad esempio quella scolastica.

E’ importante sottolineare che nemmeno questo tipo di affido non presuppone la completa rottura con la famiglia del minore affidato, con la quale va comunque costruito, a seconda del progetto, un piano di visite e incontri monitorati che abbiano come proposito finale quello del rientro.